
08 Mar GUERRA IN UCRAINA E SICUREZZA ENERGETICA: L’INTERVENTO DI DRAGHI IN SENATO
Diversificazione, stoccaggi, Gnl, Tap, rinnovabili, carbone e olio: misure per affrontare l’emergenza ma non cambia l’importanza della lotta al cambiamento climatico.
“L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia – ha esordito Draghi – segna una svolta decisiva nella storia europea”. Quanto in particolare al settore energetico, “il governo è al lavoro per mitigare l’impatto di eventuali problemi per quanto riguarda le forniture energetiche. Al momento non ci sono segnali di un’interruzione delle forniture di gas. Tuttavia, è importante valutare ogni evenienza, visto il rischio di ritorsioni e di un possibile ulteriore inasprimento delle sanzioni”. L’Italia importa circa il 95% del gas che consuma e oltre il 40% proviene dalla Russia. “Nel breve termine, anche una completa interruzione dei flussi di gas dalla Russia a partire dalla prossima settimana non dovrebbe di per sé comportare seri problemi. L’Italia ha ancora 2,5 miliardi di metri cubi di gas negli stoccaggi e l’arrivo di temperature più miti dovrebbe comportare una significativa riduzione dei consumi da parte delle famiglie. La nostra previsione – afferma Draghi – è che saremo in grado di assorbire eventuali picchi di domanda attraverso i volumi in stoccaggio e altre capacità di importazione. Tuttavia, in assenza di forniture dalla Russia, la situazione per i prossimi inverni, ma anche nel prossimo futuro più immediato, rischia di essere più complicata”. Per questo “il Governo ha allo studio una serie di misure per ridurre la dipendenza italiana dalla Russia (…) La diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetico è un obiettivo da perseguire indipendentemente da quello che accadrà alle forniture di gas russo nell’immediato. Non possiamo essere così dipendenti dalle decisioni di un solo Paese. Ne va anche della nostra libertà, non solo della nostra prosperità. Per questo, dobbiamo prima di tutto puntare su un aumento deciso della produzione di energie rinnovabili – come facciamo nell’ambito del programma Next Generation EU”.