31 Lug GSE, terzo trimestre 2018, prezzi C02 sopra i 14 euro
In tale periodo (link) le EUA hanno generato proventi per 3,5 miliardi d’euro, con un aumento di circa 2,4 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo del 2017 (+205%) e di 1,3 miliardi di euro rispetto allo scorso trimestre (+55%), grazie al continuo aumento dei prezzi, addirittura triplicati su base annuale. Il prezzo medio ponderato sui volumi delle quote sul mercato primario è passato da 4,77 euro nel II trimestre del 2017 a 14,36 euro. Si continuano a registrare record nei prezzi delle quote, rispetto ai valori storici registrati sulle aste dal loro inizio nel 2012. L’andamento delle principali commodity energetiche è stato prevalentemente rialzista e l’andamento delle quote è tornato a sintonizzarsi con il comparto energetico, anche con variazioni d’entità più simili.
L’Italia si è collocata terza per ricavi derivanti dalle EUA, dopo il Regno Unito. Il GSE ha collocato circa 23,7 milioni di EUA, ad un prezzo medio ponderato di 14,34 euro, con proventi per quasi 340 milioni di euro.
Nel secondo trimestre è proseguito l’andamento rialzista del prezzo delle quote di lungo termine iniziato da maggio 2017, seppur con segnali di rallentamento a giugno, con un aumento complessivo dell’83% rispetto al prezzo di chiusura del 2017.
Con l’intesa raggiunta in sede europea gli obiettivi europei 2030 per FER ed efficienza energetica sono ora più ambiziosi: una mancata revisione dell’obiettivo per i gas serra comporta, però, un “disallineamento” tra le policy per la decarbonizzazione e una “disarmonia” tra i fondamentali del mercato. Il GSE ha analizzato, pertanto, due possibili opzioni tecniche per allineare l’EU ETS agli altri strumenti «sovrapposti».