05 Mar GSE, prezzo della CO2 triplicato rispetto al 2017
Il report offre uno sguardo d’insieme sulle aste CO2 nel contesto della regolazione europea, dei trend del mercato del carbonio e dei principali mercati energetici connessi. Ne riportiamo alcuni passaggi.
“Nel 2018 le EUA hanno generato, per tutti gli Stati membri, proventi per 14,1 miliardi d’euro, con un ampio aumento di circa 8,6 miliardi di euro rispetto al 2017 (+156%), grazie all’ aumento del prezzo medio ponderato sui volumi, passato da 5,77 euro nel 2017 a 15,39 euro nel 2018. I volumi sono al contrario diminuiti nel 2018, principalmente per la riduzione annuale del tetto emissivo europeo e per la posticipazione delle aste tedesche da metà novembre.
L’Italia, terzo Stato membro per ricavi derivanti dalle EUA, ha collocato 93 milioni di EUA, ad un prezzo medio ponderato di 15,43 euro, con proventi per oltre 1,4 miliardi di euro. Si conferma pertanto il record storico per gli incassi delle aste CO2 atteso per il 2018.
Nel corso del 2018 è proseguito l’andamento rialzista del prezzo delle quote iniziato da maggio 2017, segnando diversi record storici di prezzo per la III fase dell’EU ETS, seppure si siano visti alcuni segnali di rallentamento a giugno ed una flessione a ribasso a fine settembre ed ottobre. Il prezzo delle quote è triplicato rispetto a fine 2017, consolidandosi sopra i 20 euro e chiudendo l’anno a 25 euro, principalmente grazie all’anticipazione degli operatori dei futuri tagli sui volumi in partenza da gennaio 2019. Anticipazione dei prezzi confermata da importanti cambi di strategia nell’hedging delle Utilities, dai volumi sul secondario e posizioni aperte sui derivati in ascesa, nonchà© da un numero crescente di partecipanti alle aste.
Oltre ai prezzi anche i volumi sul secondario hanno segnano un record della III fase dell’EU ETS nel 2018 (scambiati 5,6 miliardi di EUA sul primo contratto future annuale nel 2018, contro i 3,3 miliardi contrattati nel 2017). L’andamento delle principali commodities energetiche è stato prevalentemente rialzista e seppure la quota d’emissione abbia visto rialzi superiori, il suo andamento è stato sintonizzato con il comparto energetico, soprattutto con l’andamento del prezzo dell’energia elettrica e del gas naturale.
Per il 2019 sono previsti volumi molto inferiori al 2018. Con l’operatività , dal 1 gennaio 2019, della Riserva di Stabilità di Mercato, i volumi di EUA all’asta subiranno un taglio pari al 16% del numero totale delle quote in circolazione nel 2017 (valore pubblicato dalla Commissione europea il 15 maggio 2018). Un’ulteriore riduzione, pari all’8% del numero totale delle quote in circolazione nel 2018, sarebbe applicata sui volumi dell’ultimo quadrimestre 2019, a fronte della quantificazione da parte della Commissione europea al 15 maggio 2019 del numero totale di quote in circolazione nel 2018. Nel 2019 i proventi potrebbero ridursi, in virtù della riduzione dei volumi, qualora il consistente taglio non fosse controbilanciato da un incremento relativo del prezzo maggiore Affinchà© nel 2019 venga superato il record del 2018 servirebbe un prezzo medio della quota superiore a 28 euro, mentre la mediana del Poll degli analisti prevede un prezzo di quasi 24 euro”.