08 Gen GSE: certificati bianchi, chiarimenti per evitare problemi nella fase istruttoria; fonti rinnovabili non fv, aggiornato il bollettino
Interessante lo studio osservazionale pubblicato dal GSE che presenta le principali criticità che emergono nell’espletamento delle istruttorie relative alle pratiche di accesso al meccanismo dei certificati bianchi offrendo nel contempo gli opportuni chiarimenti operativi.
Dal report emerge come “un numero significativo di richieste di integrazione e preavvisi di rigetto dipende essenzialmente da due fattori: carenze documentali prevalentemente risolte nel corso dell’istruttoria; mancanza di requisiti previsti dal D.M. per un’errata valutazione preventiva di «medio-bassa» complessità (es. data di avvio della realizzazione dei lavori) da parte del soggetto proponente”.
Negli allegati al documento si forniscono alcuni chiarimenti operativi riferiti ai seguenti argomenti:
- data di avvio della realizzazione del progetto;
- cumulabilità di altre forme incentivanti con il meccanismo dei certificati bianchi e sui criteri di calcolo del numero di certificati bianchi spettanti, limitatamente a forme di detassazione del reddito d’impresa riguardante l’acquisto di macchinari e attrezzature;
- definizione del programma di misura;
- definizione di soggetto titolare e soggetto proponente del progetto di efficienza energetica.
Il GSE ha aggiornato al 30 giugno 2018 il bollettino “Incentivazione delle fonti rinnovabili" che fornisce un aggiornamento sui meccanismi di incentivazione degli impianti a fonti rinnovabili diversi dal fotovoltaico. “Il testo contiene informazioni sulle attività di qualifica e controllo degli impianti, sull’erogazione delle tariffe incentivanti ai sensi del DM 23 giugno 2016 e del DM 6 luglio 2012, delle tariffe ex Certificati Verdi e delle Tariffe Onnicomprensive. Una novità della presente edizione è l’introduzione dell’evoluzione attesa del numero degli impianti qualificati IAFR in esercizio, considerando la data di scadenza della qualifica stessa.
Al 30 giugno 2018 si segnala un significativo incremento della potenza relativa agli impianti eolici on-shore ad asta in esercizio ai sensi del D.M. 23 giugno 2016 (circa 80 MW nel primo semestre 2018). Al 30 giugno 2018 risultano inoltre quasi 1.000 MW a progetto, principalmente relativi a grandi impianti eolici vincitori delle procedure d’asta. Viceversa, gli incentivi del DM 6/7/2012 sono quasi a regime, con 1.757 MW in esercizio, e solo 95 MW ancora a progetto.
Dal punto di vista economico, i maggiori contributi sono ancora relativi ai precedenti meccanismi di supporto; in particolare nel primo semestre 2018 sono stati erogati 1.241 ‚¬ mln di incentivo sostitutivo dei CV (GRIN) e 1.174 ‚¬ mln di Tariffe Onnicomprensive.