GREEN DEAL EUROPEO E FIT FOR 55: I PIANI ITALIANI

GREEN DEAL EUROPEO E FIT FOR 55: I PIANI ITALIANI

Condivisa la Relazione consuntiva e la Relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’UE per l’anno 2021 e 2022.

Secondo le parole del sottosegretario agli Affari europei “Le relazioni danno conto, da un lato, degli obiettivi raggiunti e, dall’altro, degli orientamenti e delle priorità che l’Esecutivo intende perseguire con riferimento agli sviluppi del processo di integrazione europea”. All’interno della Relazione programmatica, un intero paragrafo è dedicato all’esame delle iniziative che compongono il Green Deal europeo. A proposito del pacchetto Fit for 55, la Relazione programmatica specifica che il negoziato in corso “presumibilmente si protrarrà per tutto il 2022”. All’interno del negoziato, prosegue la relazione, il Governo “si adopererà affinché le misure legislative tengano conto degli effetti sulla competitività per alcuni settori produttivi e categorie sociali”. Questo riguarderà in particolar modo le “proposte che incidono maggiormente sugli interessi italiani, quali le iniziative sul settore automotive, le direttive sull’efficienza energetica e sulla tassazione dei prodotti energetici, nonché il sistema Ets e l’istituzione di un Fondo sociale per il clima”. Nel negoziato si cercherà quindi di raggiungere “un approccio più flessibile che lasci allo Stato membro la possibilità di definire un Piano di misure che consenta di disegnare la migliore traiettoria per raggiungere i macro obiettivi nella maniera più efficace ed efficiente, tenendo conto delle specificità del proprio territorio e della propria economia”. Nello specifico, in tema di revisione della direttiva Ets il Governo “seguirà con particolare attenzione il negoziato per quel che attiene la disponibilità di quote gratuite e la possibilità di compensazione dei costi indiretti, in stretta correlazione con la proposta d’istituzione del Cbam”. Grande attenzione, prosegue la relazione, sarà dedicata al rafforzamento della partecipazione dell’Italia alle Alleanze industriali più strategiche per l’economia nazionale e in particolare agli Ipcei. Nel corso del 2022, specifica la relazione, verrà “garantita l’attuazione e l’implementazione degli Ipcei nella catena strategica del valore dell’idrogeno e verranno creati nuovi clusters attorno ai quali costruire le prossime ondate”. Nell’ambito del RepowerEU, invece, la relazione spiega che “il Governo ritiene che si debba puntare sugli asset propri del nostro Paese” e sulle agroenergie, a cui andrà garantito “forte sostegno” attraverso politiche di promozione.