
01 Set Global gas report 2020: utilizzo di gas atteso in calo di circa il 4 percento
International Gas Union, BloombergNEF e Snam hanno pubblicato il Gas report 2020. Dopo una crescita di oltre il 2% registrata nel 2019, l’utilizzo globale di gas è stimato in calo di circa il 4% nel 2020 per le conseguenze della pandemia Covid-19 sui consumi energetici, ma è però destinato a una pronta ripresa anche grazie alla sostituzione di fonti più inquinanti come carbone e petrolio in linea con le politiche climatiche e di qualità dell’aria.
Il report conferma il trend di sviluppo del settore in virtù della competitività di costo del gas naturale in regioni chiave quali l’Europa, il Nord America e l’Asia con riferimento sia alla generazione di elettricità , sia agli utilizzi industriali e nei trasporti.
“Lo studio evidenzia che la crescita di medio-lungo termine del mercato gas globale sarà trainata dal gas liquefatto (GNL), le cui importazioni hanno raggiunto i 482 miliardi di metri cubi nel 2019 (+13% sul 2018) e dovrebbero diminuire del 4,2% nel 2020 ma con la possibilità di tornare ai livelli pre-Covid già nel 2021. Per supportare l’espansione della domanda, sarà necessario lo sviluppo di nuove infrastrutture nel medio periodo: a tal proposito, l’India prevede di quasi raddoppiare la lunghezza della propria rete di trasmissione e la Cina di estenderla di circa il 60% entro il 2025.
Il report approfondisce anche le tecnologie gas low-carbon che potrebbero subire un’accelerazione per effetto di decisioni politiche e investimenti infrastrutturali. In particolare, secondo le stime di BNEF, grazie all’idrogeno sarebbe possibile abbattere fino al 37% delle emissioni di gas serra legate al settore energetico a livello globale. Per consentirlo, dovranno realizzarsi alcune condizioni preliminari, tra cui meccanismi di prezzo allineati agli obiettivi di Parigi e progressi nelle infrastrutture e negli impianti in prospettiva "hydrogen-ready".
Lo sviluppo di un mercato internazionale dell’idrogeno ne agevolerebbe l’adozione su larga scala, rendendo fondamentale il ruolo dell’infrastruttura di trasporto e stoccaggio. Dallo studio emerge ad esempio come la Germania, che sta perseguendo un rapido sviluppo di questo vettore energetico, potrebbe procurarsi idrogeno competitivo in termini di costi (circa $1/kg al 2050) da una varietà di fonti, fra cui l’importazione attraverso gasdotti dal Nord Africa o dall’Europa meridionale”.