15 Set Gli effetti della pandemia altereranno in modo permanente le prospettive energetiche globali
L’Energy Transition Outlook 2020, realizzato dall’azienda norvegese DNV GL, contiene le previsioni sulla domanda di energia globale nei prossimi anni alla luce degli effetti della pandemia in corso.
Nel 2020 si prevede una riduzione della domanda globale di energia dell’8%. La domanda aumenterà di nuovo dal 2021, ma sarà da una base più bassa e per il resto degli anni e fino al 2050, la domanda annua globale di energia oscillerà tra il 6 e l’8% in meno rispetto alle previsioni pre-pandemiche.
Nel lungo periodo il solare fotovoltaico e l’eolico domineranno la produzione di energia; investimenti significativi in ??connettività e flessibilità consentiranno una quota rinnovabile variabile del 62% entro il 2050. Lo spostamento del mix energetico verso le rinnovabili è dimostrato anche dal fatto che il picco nell’impiego del carbone risale al 2015, quello del petrolio, probabilmente nel 2019 e quello del gas potrebbe essere verso il 2035.
Il report richiama il rischio che non si riescano a raggiungere gli obietti dell’accordo di Parigi. Nonostante la domanda di energia piatta e una quota rinnovabile crescente, la transizione energetica non è abbastanza veloce da consentire di rispettare l’accordo di Parigi. Molto probabilmente ci stiamo dirigendo verso un riscaldamento di 2,3 gradi centigradi entro la fine del secolo.