GAZPROM NUOVI PAESI CON FORNITURE BLOCCATE

GAZPROM NUOVI PAESI CON FORNITURE BLOCCATE

Ad oggi Gazprom ha fermato le forniture verso Danimarca, Olanda, Finlandia, Polonia e Bulgaria.

Gazprom ha sospeso le forniture di gas alla danese Orsted e alla controllata tedesca di Shell, Shell Energy Europe, per l’indisponibilità delle due controparti ad aderire alla modalità di pagamenti in rubli. Questi ulteriori stop, annunciati la scorsa settimana, decorrono da oggi 1° giugno e seguono quello già segnalato all’Olanda e, ancora prima, a Finlandia, Polonia e Bulgaria. Questi stop non pare possano produrre effetti critici per i Paesi colpiti. Secondo i dati Aie citati nel World Energy Review Eni, nel 2020 la Danimarca ha consumato 2,4 mld mc, ne ha importati 2,8 (di cui 2,66 dalla Germania e 0,1 in Gnl) e ne ha prodotti 1,4 esportando il surplus verso l’Olanda e la Svezia. Sempre analizzando i dati Aie, l’Olanda nel 2020 ha consumato di 36,5 mld mc, coperti per 20 mld mc con la produzione interna in calo. Dalla Russia ha importato nel 2020 poco meno di 16 mld mc, mentre 22 sono venuti dalla Norvegia e oltre 11 dal Regno Unito. La Finlandia ha consumi di 2,4 mld mc per un’incidenza del gas di circa il 4% sulla domanda primaria di energia. Nel 2020 ha importato 2,6 mld mc, in buona parte dalla Russia (1,7 mld mc) e dall’Estonia (0,8). Stando ai dati della Polonia, la domanda 2020 è stata di poco meno di 20 mld mc coperta per 3,9 mld mc con produzione interna e il resto con 17,4 mld mc con importazioni di cui 9,6 mld mc dalla Russia, 3,7 dalla Germania e 3,8 via Gnl. Quanto alla Bulgaria nel 2020 ha consumato 2,9 mld mc di gas quasi interamente coperti dall’import, in questo caso con un contributo determinante della Russia (2,2 mld mc). La sua rete è interconnessa con quella della Romania e soprattutto con la Grecia con cui nei prossimi mesi dovrebbe entrare in funzione il nuovo interconnector Igb da 5 mld mc, che le darà accesso al gas azero.

I maggiori importatori europei di gas russo, Uniper (Germania), Eni (Italia) e Engie (Francia) hanno invece aderito al modello di pagamento “in rubli” con doppio conto corrente.