
29 Nov GAZPROM: NUOVE MINACCE SULLA ROTTA UCRAINA
Possibile riduzione delle forniture alla stazione di Sudzha.
Gazprom ha annunciato che dal 28 novembre potrebbe ridurre le forniture di gas via Ucraina destinate alla Moldavia se gli ucraini continueranno a trattenerne una parte. Kiev ha respinto l’accusa e la Moldova ha precisato oggi che quel gas resta suo, serve alla sue riserve e lo pagherà come tale. La notizia ha creato preoccupazione in UE: “Il volume di gas fornito da Gazprom alla stazione di misurazione del gas Sudzha per il transito in Moldavia attraverso l’Ucraina supera il volume fisico trasmesso al confine dell’Ucraina con la Moldavia”, si legge in una nota diffusa ieri da Gazprom. La Moldova ha pagato lunedì alcune forniture di gas di novembre, ha rilevato ancora Gazprom, aggiungendo che nel contempo l’Ucraina ha mantenuto sul suo territorio 52,52 milioni di metri cubi di gas destinati alla Moldova e che lo squilibrio di transito persiste, inizierà a ridurre la fornitura di gas al Sudzha. L’Ucraina ha replicato respingendo le affermazioni di Gazprom e accusando la Russia di usare il gas come arma di pressione politica.