20 Ott FOCUS: Un indice per monitorare i consumi degli energivori
Chi sono i grandi energivori e come stanno? Il nuovo studio di Terna conferma l’ampiezza della categoria: le aziende affamate di energia operano praticamente in ogni ambito. Si tratta infatti di grandi industrie del cemento, della calce e del gesso, ma anche di realtà produttive impegnate nei settori di siderurgia, chimica, meccanica, mezzi di trasporto, alimentari, cartaria, ceramica e vetraria, metalli non-ferrosi.
A settembre di quest’anno, l’IMCEI [Indice Mensile Consumi Elettrici Industriali] ha registrato un recupero graduale che conferma il trend partito durante l’estate, in miglioramento rispetto alle variazioni negative a “due cifre” che avevano interessato i mesi del lockdown.
Il recupero, come la nostra esperienza nel settore ci conferma, è stato guidato da raffinerie e cockerie (+42,4%), cartiere (+29,6%), imprese produttrici di materiali da costruzione (+9,7%) e chimiche (+1,5%), mentre sul dato complessivo ha influito negativamente il comparto siderurgico (-9%).
Il campione dei consumi dei clienti industriali monitorato da Terna appare quindi in ripresa. In particolare, nei primi 9 mesi del 2020, la domanda elettrica nazionale risulta essere ancora in flessione (-6,9%) rispetto al corrispondente periodo del 2019 (in termini rettificati è -6,8%). Aumenta inoltre in modo chiaro l’importanza delle fonti rinnovabili, che da gennaio a settembre hanno coperto il 40% del fabbisogno elettrico (al 36% nel 2019).
La vostra azienda ha abbastanza fame di energia? Una domanda tutt’altro che “banale”, dato che l’appartenenza alla categoria dei grandi energivori diventa sempre più strategica. Si tratta infatti di capire se si ha diritto ad usufruire dell’agevolazione sugli oneri di sistema fatturati. FEDABO resta a disposizione per verificare i requisiti della vostra realtà produttiva.
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