25 Feb FOCUS: Mobilità elettrica, siamo pronti? Alcune riflessioni
La diffusione delle auto elettriche è uno dei punti fondamentali per rendere il nostro Paese più efficiente e sostenibile dal punto di vista energetico, e contrastare i cambiamenti climatici che stanno generando sempre più squilibri nel nostro ecosistema.
Alcuni studi confermano che nel futuro, il numero di auto elettriche circolanti sarà maggiore di quelle tradizionali, più nello specifico si ritiene che entro il 2030 i veicoli a batteria e ibridi plug-in vedranno una quota di vendite del 51% a livello mondiale. Un mix di fattori di natura sia pubblica che privata sarebbe alla base di questo trend: dall’introduzione di incentivi economici alla mobilità da parte delle istituzioni, al progressivo calo nel costo delle batterie, con relativa discesa dei prezzi di acquisto delle vetture.
In Italia, i numeri, seppur piccoli, andrebbero incontro a questo scenario di crescita – sono infatti aumentate di oltre il 75% le vendite nel 2019 rispetto al 2018 – rendendo dunque verosimili le ipotesi di diffusione delle auto elettriche nel sistema italiano indicate all’interno del PNIEC 2030. Una forte spinta in tal senso sarebbe giunta grazie all’introduzione dell’Ecobonus, che ha prodotto i suoi effetti specialmente nel comparto privato.
Le istituzioni stanno lavorando affinchà© queste modalità di trasporto proseguano nel loro cammino di diffusione, analizzandone le implicazioni in ottica 4.0, ma anche compiendo indagini e verifiche su quanto già sarebbe dovuto essere implementato. àˆ questo il caso del mobility manager, ovvero quella figura che da normativa avrebbe il compito di gestire la domanda di mobilità delle persone in ottica di una mobilità collettiva sostenibile.
Ma siamo veramente in grado, con la struttura esistente, di andare incontro a queste novità nel modo giusto e a farle divenire consuete nella quotidianità ?
Questo è un dubbio che legittimamente ci si può porre, dal momento che, secondo altri studi, un elemento di fondo da ottimizzare è la diffusione delle infrastrutture di ricarica, che ad oggi si ritiene bassa e disomogenea a livello territoriale – maggiore diffusione al Nord e Centro Italia rispetto al sud.
Globalmente è un tema in progressiva evoluzione, che coinvolge non solo auto ma anche altri mezzi – monopattini, treni, autobus ecc. – e che ci si augura aprirà le porte ad un mondo più efficiente ed “earth-friendly” in tutti i settori coinvolti.
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