Fiper, necessario puntare sul teleriscaldamento efficiente

Fiper, necessario puntare sul teleriscaldamento efficiente

Si è conclusa la consultazione avviata dal Gse con la quale si sono invitate le associazioni a identificare gli attuali ostacoli che limitano la diffusione del teleriscaldamento efficiente e la cogenerazione ad alto rendimento proponendo eventuali azioni correttive.

Fiper, che vi ha partecipato, ha evidenziato che “il teleriscaldamento efficiente, in particolare abbinato all’impiego della biomassa legnosa, costituisce un intervento strutturale di primario interesse generale per il territorio”.

Per l’associazione, “il potenziale di penetrazione del teleriscaldamento a biomassa riguarderebbe almeno 458 Comuni ubicati in aree alpine, appenniniche e rurali reti di teleriscaldamento a biomassa legnosa vergine con una potenza dell’ordine di 1000- 1500 MW termici e 300-400 MW elettrici, per un valore di investimenti dato dall’avvio delle reti di 2,5-4 miliardi di euro. In termini di filiera di approvvigionamento di biomassa locale verrebbero impiegati 3-6 milioni t/annuo, per un valore economico di 5-10 miliardi euro (sui 20 anni). In termini ambientali, si conseguirebbe un risparmio di CO2 intorno alle 600-700.000 t/annuo”.

Per il Presidente dell’associazione il principale ostacolo che limita la diffusione del teleriscaldamento efficiente è dato “dalla mancanza di una visione nazionale di medio lungo periodo, cosଠcome avviene invece comunemente per il processo di metanizzazione. Ne è testimonianza il ruolo marginale che gli è stato riconosciuto anche all’interno del Piano Nazionale Energia e Clima (1,3% annuo) considerando che attualmente occupa il 5% del mercato del riscaldamento del settore civile”.