FIPER INTERPELLA L’UE PER TUTELARE LE RINNOVABILI

FIPER INTERPELLA L’UE PER TUTELARE LE RINNOVABILI

Fiper ha inviato una segnalazione formale per violazione della normativa dell’Unione Europea da parte dello Stato italiano alla Commissione europea (DG Energia, DG Ambiente e DG Clima) in merito alla conversione in legge del DL rilancio.
“Nella segnalazione la Federazione evidenza che la norma italiana in esame afferma a priori l’efficienza della nuova metanizzazione nelle aree montane principalmente ubicate nell’arco alpino, nonostante dispongano di ingenti quantità di biomasse legnose, e in determinati comuni del Mezzogiorno, contrasta con la Direttiva fonti rinnovabili (RED2) sotto più profili”.
Per il Presidente della Federazione il sostegno alla metanizzazione a ogni costo ostacolerebbe l’investimento nelle tecnologie di riscaldamento e raffrescamento alimentate da fonti rinnovabili, tra cui il teleriscaldamento efficiente (alimentato a biomassa legnose) promosso dalla stessa RED 2 all’art. 24 e, dunque, il raggiungimento degli obiettivi europei.
Un secondo profilo di contrasto con la Direttiva 2018/2001 riguarderebbe la sicurezza energetica e quindi la riduzione della dipendenza energetica (fonti fossili) dell’Unione da paesi terzi. “Il 77,7% del fabbisogno energetico italiano è soddisfatto dalle importazioni nette. Per contro, l’Italia preleva legname dalle foreste autoctone a un ritmo al di sotto della media europea: il tasso di utilizzazioni italiano varia tra il 18,4% e 37,4% dell’incremento annuo, mentre la media europea è tra il 62-67%”.
Un terzo profilo riguarderebbe la concorrenza.” La norma attesta un favore così netto per la metanizzazione (i cui costi ricadono nella fiscalità generale), legalizzando un disallineamento nelle condizioni di ingresso nel mercato dell’energia, rischia di scoraggiare la competizione tra diverse tecnologie idonee (rinnovabili) a soddisfare la medesima domanda, alterando in questo modo la concorrenza”.