
18 Mag Fiper contraria alla metanizzazione delle aree montane
Fiper (Federazione italiana produttori di energia da fonti rinnovabili) ha inviato una segnalazione all’Arera sul rischio di metanizzazione delle aree montane previsto in alcuni piani regionali a scapito dello sviluppo e penetrazione del teleriscaldamento a biomassa.
Per Fiper, “gli obiettivi di decarbonizzazione impongono l’abbandono delle misure di sostegno agli interventi di metanizzazione in quei contesti in cui sono disponibili soluzioni alternative a basso impatto ambientale, che creano reddito e occupazione sul territorio, quali le reti di teleriscaldamento a biomassa legnosa vergine. Inoltre, nella revisione della Direttiva sull’efficienza energetica, la Commissione europea ha avanzato la proposta di definire teleriscaldamento efficiente quando alimentato esclusivamente da fonte rinnovabile (attualmente è il 50%), a testimonianza della volontà di valorizzare maggiormente le fonti rinnovabili disponibili sul territorio”.
La Federazione chiede quindi un intervento dell’Arera ed anche di rivedere la norma del decreto Rilancio che sanciva un obbligo a carico del Regolatore di riconoscere un integrale copertura tariffaria degli investimenti relativi al potenziamento o alla costruzione di nuove reti in comuni metanizzati e/o da metanizzare in fascia climatica F o specifiche zone del mezzogiorno.
Fiper richiama anche una sentenza del Consiglio di Stato secondo la quale “l’obiettivo della metanizzazione non può essere raggiunto ad ogni costo, scaricando sulla collettività spese del tutto inefficienti; e che, quindi, è opportuno che per le zone del Paese dove le reti potrebbero essere realizzate solo a costi spropositati, si valutino soluzioni alternative ugualmente efficaci ma meno costose”.
“Altri Paesi europei si sono già mossi in tal senso: in Olanda dal 2018 è vietato posare nuove reti di metano; in Francia da gennaio 2021 nei nuovi edifici unifamiliari è vietato l’uso del metano; in Germania dal 2021 chi utilizza il gas deve pagare una tassa che servirà a favorire la transizione verso l’elettrico e dal 2025; in Gran Bretagna nelle abitazioni non si potranno più installare boiler a gas”.
Infine, la Federazione ha presentato anche una proposta per avviare reti di teleriscaldamento a biomassa in 458 Comuni attualmente non metanizzati in fascia climatica E-F.