
28 Set EOLICO, RIUNIONE AL MITE
Si è svolta il 23 settembre al Ministero della transizione ecologica una riunione plenaria sugli impianti eolici offshore galleggianti alla presenza delle imprese e delle associazioni che hanno partecipato all’avviso pubblico del 25 giugno scorso del Mite, inteso ad acquisire manifestazioni d’interesse da parte dei soggetti imprenditoriali in grado di realizzare impianti eolici offshore flottanti.
Sono state 64 le manifestazioni di interesse pervenute, di cui 55 da parte di imprese e associazioni di imprese, 3 da parte di associazioni di tutela ambientale (Wwf, Legambiente e Greenpeace) e 6 da altri soggetti (Anev, Elettricità futura, Cna, Cgil, università Politecnico di Torino, Owemes – associazione di ricercatori). Sedici proposte sono già corredate da progetti per la realizzazione di specifici impianti offshore flottanti, da collocare, in sei casi, in acque oltre le 12 miglia. Per i singoli progetti il bando ha già previsto come criteri di valutazione “la minimizzazione degli impatti ambientali, la celerità della realizzazione e il dimensionamento ottimale di ciascun progetto sotto il profilo della produzione energetica”.
La scelta di utilizzare le nuove tecnologie per realizzare impianti eolici offshore galleggianti al largo delle coste è stata, a propria volta, ritenuta capace di minimizzare l’impatto ambientale e paesaggistico e di ridurre al minimo i lacci e lacciuoli che spesso bloccano l’installazione degli impianti FER a terra.
“Il capo di gabinetto del Mite ha osservato che l’offshore è uno dei passaggi che porteranno alla transizione energetica, anche se va sviluppato ancora l’onshore. Diversi contrasti tra il Mite e altre amministrazioni hanno bloccato tanti gigawatt che potrebbero già essere prodotti, ma si sta lavorando pure con la Presidenza del Consiglio per superare i problemi”.