ENERGY RELEASE IN REVISIONE

ENERGY RELEASE IN REVISIONE

Risultati non in linea con le aspettative: necessità di revisione dell’attuale norma.

Secondo il sottosegretario Mase Claudio Barbaro, sui 16 TWh assegnati dalla procedura di energy release, 9 sono stati oggetto di rinuncia. Secondo il Mase, il calo dei prezzi ha cambiato lo scenario per le imprese aggiudicatarie che rischiano di essere penalizzate anziché agevolate dalla procedura e che quindi richiesto un recesso parziale e una riduzione dei volumi di energia aggiudicati. Secondo il sottosegretario Mase risultano 1.179 contratti stipulati, corrispondenti ad oltre 7 MWh, mentre 305 assegnatari hanno optato per non sottoscrivere il contratto, per una quantità di quasi 9 MWh. Un risultato “non in linea con le aspettative” e che “si può spiegare con il fatto che il prezzo di riferimento fissato dal decreto ministeriale nel settembre scorso è sensibilmente più elevato rispetto all’attuale prezzo del mercato all’ingrosso”. Per questi motivi, il Mase “ha intenzione in particolare di rivedere il citato decreto ministeriale con una riedizione della procedura di assegnazione che riveda lo schema di prezzo, al fine di renderlo maggiormente idoneo a perseguire le finalità ispiratrici della norma primaria, nonché in modo da consentire ai sottoscrittori di essere protetti nel caso in cui si verificassero situazioni di criticità dei livelli di prezzo analoghe a quanto è stato sperimentato nel recente passato, principalmente come conseguenza del conflitto russo-ucraino”.