10 Mar Energie sostenibili: Irena, si possono ora registrare i progetti
Irena (International Renewable Energy Agency) invita investitori finanziari, governi e titolari di progetti di energia rinnovabile a registrare i propri progetti sul portale creato ad hoc e suddiviso in 14 aree regionali (link). L’iniziativa ha preso avvio durante il Climate Action Summit dell’ONU tenutosi nel settembre 2019 ed è ora pienamente operativa.
Il Climate Investment Platform ha l’obiettivo di aumentare il flusso di capitali verso i paesi in via di sviluppo e di incrementare lo sviluppo di progetti di energia rinnovabile per tradurre in realtà gli ambiziosi obiettivi climatici dei diversi paesi.
Irena ospiterà una serie di forum regionali di investimento al fine collegare i promotori dei progetti registrati e i governi con i partner finanziari dell’iniziativa, per identificare le aree di cooperazione e rafforzare la capacità dei decisori di sviluppare ambienti favorevoli agli investimenti nelle energie rinnovabili. Possono ottenere sostegno i progetti legati all’energia rinnovabile, efficienza energetica e alle reti di distribuzione basate su fonti rinnovabili. I forum di investimento saranno organizzati intorno a 14 gruppi regionali che consentiranno di adattare le attività alle esigenze specifiche dei diversi paesi. Tali aree includono cinque sotto-regioni in Africa, quattro in Asia, due in America Latina e infine tre gruppi separati per Caraibi, isole del Pacifico e Sud-est Europa.
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Il GSE, tra l’altro, monitora anche la producibilità di biometano ammesso ai meccanismi di incentivazione del decreto ministeriale del 2 marzo 2018. Nel periodo di riferimento gennaio-dicembre 2019 è risultata essere di circa 52 mln Sm3 all’anno, il 4,7% del limite massimo ammesso pari a 1,1 miliardi di standard metri cubi.
“Per quanto riguarda la produzione di biometano avanzato, nel medesimo periodo, risultano 70.539 CIC oggetto di ritiro da parte del GSE per un controvalore di circa 26,5 milioni di euro. Il GSE ha incentivato circa 44,7 milioni di Sm3 dei quali ha fisicamente ritirato e collocato sul mercato circa 38,7 milioni di Sm3, per un controvalore di oltre 6 milioni di euro. Si precisa che l’attuale aggiornamento fa riferimento ai soli impianti già inclusi in graduatoria e che sono ancora presenti dei dati stimati sul numero di CIC da emettere per l’anno in quanto in alcuni casi bisogna ancora consuntivare il dato definitivo di dicembre. Con riferimento invece alla produzione di biocarburanti avanzati, nel 2019, risultano 108.033 CIC oggetto di ritiro da parte del GSE per un controvalore di circa 40,5 milioni di euro”.