29 Mag Energia, gas, petrolio, certificati bianchi, ecco come hanno chiuso i mercati
La borsa elettrica ha registrato nella settimana dal 14 al 20 maggio un PUN medio in aumento del 4,1% a 52,88 ‚¬/MWh.
In aumento anche per i prezzi del gas che risentono delle quotazioni petrolifere e della ripresa delle iniezioni negli stoccaggi: + 4,1% al PSV a quasi 23,7 ‚¬/MWh e +4,7% al TTF a 21,7 ‚¬. Prezzi di elettricità e gas registrati in ulteriore incremento nella settimana dal 21 al 27 maggio.
Il mercato petrolifero continua ad essere influenzato dalle situazioni che coinvolgono Iran e Venezuela, in quest’ultimo paese, in particolare, la crisi è sempre più profonda e il Fondo Monetario Internazionale prevede una contrazione del 15% del PIL 2018, a ciò si aggiunge la continua diminuzione della produzione di greggio da parte della compagnia petrolifera di stato. Qualcosa potrebbe ambiare il mese prossimo, si fanno infatti sempre più consistenti le voci che prevedono un incremento della produzione proveniente dai paesi OPEC e non-OPEC che torneranno a riunirsi proprio il prossimo mese e che potrebbero cosଠ“calmierare” il mercato.
Settimana scorsa il Brent ha superato la soglia degli 80 $/b per chiudere poco sopra i 76 $/b e il WTI si è attestato poco sotto la soglia dei 68 $/b. Il paniere OPEC si è invece posizionato venerdଠ25 maggio a 76,62 $/b rispetto ai 76,75 $/b del venerdଠprecedente.
Nell’unica sessione di mercato di maggio sono stati scambiati 438.638 titoli di efficienza energetica a 311,58 ‚¬ medi, rispetto ai 311,34 del 17 aprile scorso. Proprio sui certificati bianchi registriamo un’interrogazione parlamentare, proveniente da un piccolo partito, che chiede il ritiro del decreto correttivo attualmente all’esame della Corte dei Conti. Secondo gli interroganti, della materia dovrebbe occuparsene il prossimo governo che dovrebbe rivedere in particolare il tetto dei 250 ‚¬/titolo che favorirebbe i “grandi inquinatori” a scapito dei soggetti più virtuosi.