16 Giu ENERGIA: DA PROBLEMA A OPPORTUNITA’
15 Giugno 2023, Cassa Padana Banca di Credito Cooperativo Italiano – news
Fattori ESG come driver di sviluppo e creazione di valore.
Viviamo in un mondo in cui lo sviluppo sostenibile non è più un’opzione. Ce lo dicono un’incalzante spinta regolamentare su base europea e nazionale, piani di investimento pubblici sempre più orientati a garantire una mobilità sostenibile, nonché utopistici obiettivi globali di riqualificazione energetica del nostro patrimonio immobiliare ed automobilistico.
I motori di ricerca on-line inseriscono i termini ‘green’ e ‘sostenibilità’ tra i vocaboli più cliccati nel corso dell’ultimo anno, segnale che ci ha obbligati da tempo ad arricchire il nostro dizionario con neologismi riguardanti la biodiversità ambientale, l’emergenza energetica e la transizione ecologica.
Ma forse il segno tangibile, quello che serve alla specie umana per capire che è giunto il momento di agire, è proprio il cambiamento climatico che sta imperversando sui nostri territori, con fenomeni estremi di siccità, alluvioni, smottamenti che generano tragedie sociali, dai piccoli contesti di montagna alle città di pianura.
La questione ambientale è un argomento che ci troviamo ad affrontare sia come singoli cittadini – attraverso le nostre scelte di consumo e i nostri comportamenti quotidiani – sia collettivamente come parte di una comunità.
Da questa consapevolezza nascono nuovi modelli di sostenibilità, dove anche le imprese hanno iniziato a percepire la necessità – quando non ricade addirittura un obbligo normativo di transizione energetica – di raccogliere una sfida globale e guardare alle opportunità che possono nascere dalla consapevole integrazione in azienda di obiettivi di impegno verso l’ambiente, la comunità (interna ed esterna) e l’etica gestionale, rappresentati dall’acronimo ESG (Environmental, Social, Governance).
C’è chi la chiave di lettura l’ha trovata e dalle sfide ha saputo cogliere le opportunità. Dobbiamo spostarci dal caos cittadino delle metropoli nazionali ed avvicinarsi ad un piccolo contesto di provincia, in una valle conosciuta per le vette dell’Adamello e il suo ghiacciaio, per il Lago d’Iseo e la sempreverde Montisola, per i prodotti enogastronomici e la genuina accoglienza di una gente semplice, dove gli antichi Camuni con le incisioni rupestri della Valle dei Segni avevano già saputo attirare la nostra attenzione, portando la rosa camuna a simbolo di Regione Lombardia.
La Fedabo è una Società Benefit Spa con sede a Darfo Boario Terme che si occupa in modalità E.S.Co. (Energy Service Company) di gestire bene l’energia, aiutando le imprese ad ottimizzare costi e consumi energetici, con lo sguardo rivolto alla sostenibilità. Dal 1999 ad oggi si è sviluppata attorno ad un approccio multidisciplinare fortemente strategico ed una totale imparzialità dai fornitori di energia e servizi, avvalendosi di un team di oltre 60 esperti di settore in formazione continua ed un forte orientamento ai bisogni del cliente.
La creazione di benessere condiviso è uno dei principi fondamentali che guida l’azienda presieduta da Andrea Fedriga e Katia Abondio, ed è uno dei valori cardine per cui oggi in tutto il mondo migliaia di ‘aziende rigenerative’ stanno scegliendo di esistere per uno scopo che va al di là del mero profitto, diventando così a tutti gli effetti double purpose in grado di generare valore condiviso per tutti i portatori di interesse. Come testimonia anche il report di Sustainability Waves di Cariplo Factory, il mercato sta evolvendo con un trend di forte accelerazione, dove anche il digitale incalza una transizione verso modelli di business più attenti e consapevoli. Oggi buona parte delle imprese si sta spostando nel selezionare i propri fornitori in base a criteri ESG, sta introducendo graduali meccanismi di sensibilizzazione dei clienti sulle tematiche riguardanti la sostenibilità, nonché sperimenta tecnologie, metodologie e strumenti per ridurre il proprio impatto ambientale.
La società camuna, molto attenta alle dinamiche economiche, è stata tra le prime aziende bresciane ad intraprendere il percorso lanciato da Borsa Italiana una decina di anni or sono con il programma Elite , volto ad affiancare le imprese più dinamiche in uno sviluppo a livello organizzativo e manageriale, puntando a finanziare la crescita attraverso strumenti di finanza straordinaria alternativa.
Da questa partecipazione, nel 2019 la Fedabo matura la scelta di intraprendere il laborioso percorso di certificazione Benefit Corporation , avviando prima di tutto un cammino di consapevolezza sui propri valori e sull’impegno già manifesto verso tematiche ambientali e sociali, per approdare nel 2021 ad una variazione statutaria ed all’ottenimento del riconoscimento di B Corp per ‘una condotta tale da generare per l’ambiente e i suoi stakeholder più valore di quanto da essi ne acquisisca’.
È di recente pubblicazione da parte de Il Sole 24 Ore e Statica la ‘Lista delle aziende italiane più sostenibili’ sulla base di fattori ESG che caratterizzano diverse key performance, tra cui consumo energetico, impiego di energia da fonti rinnovabili, controlli nelle emissioni dirette/indirette di CO2, gestione controllata dei rifiuti, welfare dei dipendenti, trasparenza nelle comunicazioni sociali, dove si evince che la Fedabo viene riconosciuta tra le migliori 40 aziende di medio-piccole dimensioni, mentre tra le grandi aziende figura il Gruppo Bancario Cassa Centrale Banca di cui fa parte Cassa Padana BCC.
Orgoglio camuno per il Distretto Territoriale di Cassa Padana BCC avere tra le proprie controparti una realtà come quella di Fedabo, che Giorgio Porcini, Capo Distretto Val Camonica, aveva già individuato quale realtà da proporre al Consiglio di Amministrazione a cui attribuire il Premio Azienda Sostenibile 2023, assegnazione che ogni area territoriale della banca avrà la possibilità di assegnare nel secondo semestre dell’anno ad una azienda, con la destinazione di una quota socio-azienda, quale riconoscimento per la realizzazione di meritevoli azioni di sostenibilità in ambito ambientale, sociale ed economico.
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