24 Nov ENEA registra una ripresa dei consumi energetici nel III trimestre
Enea, nella sua Analisi trimestrale, ha registrato un significativo rimbalzo dei consumi di energia (+18%) e delle emissioni di CO2 (+20%) nel III trimestre 2020 rispetto ai minimi raggiunti nel trimestre precedente, quale conseguenza della ripresa del ciclo economico. Si evidenzia un netto miglioramento (+42% nei primi 9 mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo 2019) dell’indice ISPRED che monitora sicurezza, prezzi ed emissioni, grazie all’avvicinamento dei prezzi dell’energia elettrica italiani a quelli europei e al forte calo delle emissioni (-14%).
“Dopo il drastico calo dei consumi di energia nel II trimestre (-29% ad aprile rispetto allo stesso mese 2019), il rimbalzo dell’attività economica sul trimestre precedente (PIL +16%, produzione industriale +18%) ha determinato un parallelo rimbalzo congiunturale dei consumi di energia, che però rispetto al 2019 restano comunque su livelli inferiori.
L’Analisi mette inoltre a fuoco le criticità nel settore della raffinazione del petrolio, con ripercussioni sulla sicurezza degli approvvigionamenti”.
L’Analisi evidenzia poi che, in termini di fonti energetiche, i minori consumi del III trimestre 2020 rispetto allo stesso periodo 2019 (-7%) derivano in gran parte dal calo della domanda di petrolio (-12%) e in misura minore dal carbone (-30%) e dalle importazioni nette di elettricità (-26%). Sostanzialmente stabile la domanda di gas (-1%). L’unica variazione positiva riguarda le fonti rinnovabili (+2%).
Sul fronte emissioni, circa 2/3 della riduzione riscontrata nei primi tre trimestri è da attribuire alla caduta del PIL, il resto alla crescita del peso delle rinnovabili sui consumi totali, all’accelerazione della decarbonizzazione nel settore elettrico e alla riduzione dell’intensità energetica dell’economia.
I consumi di energia elettrica sono diminuiti del 3% rispetto allo stesso periodo del 2019, soprattutto a causa del dato di luglio (-7%) con una domanda tornata a settembre ai livelli dello scorso anno. La produzione nazionale si è ridotta meno della domanda sulla rete in conseguenza della drastica riduzione delle importazioni, mentre le fonti rinnovabili tornano a una quota inferiore al 40% della richiesta, dopo il record del 50% del II trimestre”.