ENEA registra una ripresa dei consumi energetici nel III trimestre

ENEA registra una ripresa dei consumi energetici nel III trimestre

Enea, nella sua Analisi trimestrale, ha registrato un significativo rimbalzo dei consumi di energia (+18%) e delle emissioni di CO2 (+20%) nel III trimestre 2020 rispetto ai minimi raggiunti nel trimestre precedente, quale conseguenza della ripresa del ciclo economico. Si evidenzia un netto miglioramento (+42% nei primi 9 mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo 2019) dell’indice ISPRED che monitora sicurezza, prezzi ed emissioni, grazie all’avvicinamento dei prezzi dell’energia elettrica italiani a quelli europei e al forte calo delle emissioni (-14%).

“Dopo il drastico calo dei consumi di energia nel II trimestre (-29% ad aprile rispetto allo stesso mese 2019), il rimbalzo dell’attività  economica sul trimestre precedente (PIL +16%, produzione industriale +18%) ha determinato un parallelo rimbalzo congiunturale dei consumi di energia, che però rispetto al 2019 restano comunque su livelli inferiori.

L’Analisi mette inoltre a fuoco le criticità  nel settore della raffinazione del petrolio, con ripercussioni sulla sicurezza degli approvvigionamenti”.

L’Analisi evidenzia poi che, in termini di fonti energetiche, i minori consumi del III trimestre 2020 rispetto allo stesso periodo 2019 (-7%) derivano in gran parte dal calo della domanda di petrolio (-12%) e in misura minore dal carbone (-30%) e dalle importazioni nette di elettricità  (-26%). Sostanzialmente stabile la domanda di gas (-1%). L’unica variazione positiva riguarda le fonti rinnovabili (+2%).

Sul fronte emissioni, circa 2/3 della riduzione riscontrata nei primi tre trimestri è da attribuire alla caduta del PIL, il resto alla crescita del peso delle rinnovabili sui consumi totali, all’accelerazione della decarbonizzazione nel settore elettrico e alla riduzione dell’intensità  energetica dell’economia.

I consumi di energia elettrica sono diminuiti del 3% rispetto allo stesso periodo del 2019, soprattutto a causa del dato di luglio (-7%) con una domanda tornata a settembre ai livelli dello scorso anno. La produzione nazionale si è ridotta meno della domanda sulla rete in conseguenza della drastica riduzione delle importazioni, mentre le fonti rinnovabili tornano a una quota inferiore al 40% della richiesta, dopo il record del 50% del II trimestre”.