EMBARGO DEL GAS RUSSO NON E’ UN’IPOTESI AL MOMENTO DISCUSSA MA LA SITUAZIONE E’ IN DIVENIRE

EMBARGO DEL GAS RUSSO NON E’ UN’IPOTESI AL MOMENTO DISCUSSA MA LA SITUAZIONE E’ IN DIVENIRE

Approvato il Documento di economia e finanza (Def) al termine del Consiglio dei ministri, le dichiarazioni di Draghi.

“Se ci propongono l’embargo sul gas (russo) e l’Unione Europea è uniforme su questo, noi saremo ben contenti di seguire” queste le parole di Draghi al termine del Consiglio dei ministri. Nel Def è illustrato anche uno scenario di blocco totale dei flussi di gas dalla Russia. Rispetto all’ipotesi di un embargo nel breve periodo Draghi ha risposto “non è un ipotesi al momento oggetto di discussione, ma la situazione si sta modificando davanti ai nostri occhi. I massacri, le devastazioni ci hanno anche sorpreso. Pur essendo una guerra di aggressione, non provocata e premeditata, questa guerra sembra svolgersi come si svolgono le guerre, in modo certo terribile.. ma ora vediamo massacri di civili, di bambini, che aumentano costantemente. Questo spinge molti leader politici, la coalizione degli alleati e l’Unione Europea a prendere sanzioni sempre più severe. Oggi l’embargo a gas non è ancora e non so se lo sarà mai sul tavolo”. Rispetto alla questione se l’Italia fosse favorevole o meno ad un eventuale embargo Draghi ha risposto “La prima cosa da considerare è che se dovessero cessare le forniture oggi, fino a tardo ottobre siamo coperti dalle nostre riserve, da varie altre produzioni. Le conseguenze non le vedremo fino all’autunno”. E in aggiunta “noi andiamo con quello che decide l’Unione europea. Se ci propongono l’embargo sul gas e se l’Unione Europea è uniforme su questo, noi saremo ben contenti di seguire, qualunque sia lo strumento che considereremo più importante e più efficace per permettere una pace”.