14 Mag Efficienza: In leggero aumento i TEE rilasciato nei primi quattro mesi 2019. La pompa di calore: una tecnologia chiave per gli obiettivi 2030
Positivi i numeri dei certificati bianchi rilasciati nei primi quattro mesi 2019; infatti, dal 1° gennaio al 30 aprile 2019 il GSE ha concluso positivamente 734 istruttorie tecniche (52 i progetti a consuntivo e 682 le Richieste di Verifica e Certificazione dei Risparmi), per le quali sono stati riconosciuti complessivamente 1.274.174 di TEE. Lo stesso periodo del 2018 aveva visto invece 884 progetti approvati e 1.242.370 TEE rilasciati.
Sempre dal 1° gennaio al 30 aprile 2019 il GSE, nell’ambito del meccanismo di incentivazione della Cogenerazione ad Alto Rendimento (CAR) ha inviato al GME 330.447 TEE, di cui 326.836 rilasciati sul conto proprietà degli operatori e 3.611 oggetto di ritiro da parte del GSE.
A questo link il report pubblicato dal GSE.
Si svolgerà in settimana presso la sede del GSE un incontro nel quale si parlerà del ruolo delle pompe di calore come tecnologia chiave per conseguire gli obiettivi di decarbonizzazione. Nel Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima circa il 60% dell’obiettivo di riduzione dei consumi sarà a carico del settore civile (residenziale e terziario). “Tale impegno è giustificato dall’ampia diffusione del costruito sul territorio (circa 24 milioni di abitazioni stabilmente occupate), dalla vetustà degli edifici (oltre il 50 % del patrimonio residenziale ha oltre 50 anni) e quindi dalla sua scarsa “efficienza”, e dal sempre più importante ruolo assunto dal tema della climatizzazione degli edifici, cui è destinato circa il 70% dei consumi del settore.
In tal senso l’utilizzo della Pompa di Calore (PdC) risulterà strategico per promuovere il processo di riduzione dei consumi; l’efficienza del processo e la possibilità di utilizzare l’energia ambiente, riconosciuta ai sensi della normativa vigente, come fonte rinnovabile termica, potranno costituire un asset importante per il Paese.
Per altro è in via di discussione, in ambito europeo, la proposta di valorizzare anche la quota di energia da fonti rinnovabili prodotta per il raffrescamento dalle pompe di calore, situazione particolarmente importante per l’Italia, dato il clima a carattere mediterraneo”.