Efficienza energetica, obiettivo UE a rischio

Efficienza energetica, obiettivo UE a rischio

La Commissione Europea ha approvato la Valutazione 2018 dei progressi realizzati dagli Stati membri nel conseguimento degli obiettivi nazionali di efficienza energetica per il 2020 e nell’attuazione della direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica. Nello specifico, la relazione fornisce le più recenti informazioni in merito ai progressi compiuti fino al 2017 per raggiungere l’obiettivo del 20% prima del 2020.

Queste le principali conclusioni dell’elaborato:

  • dopo una graduale diminuzione tra il 2007 e il 2014, il consumo energetico è aumentato tra il 2014 e il 2017;
  • il consumo di energia primaria è aumentato dello 0,9 % nel 2017 rispetto al 2016; il consumo di energia finale è aumentato dell’1,1 % nel 2017. Finora, entrambi i consumi si situano leggermente al di sopra della traiettoria fissata per conseguire l’obiettivo del 2020;
  • le variazioni meteorologiche sono uno dei motivi principali delle fluttuazioni osservate nel consumo di energia negli ultimi anni. I dati corretti sulle variazioni meteorologiche per il consumo energetico sono meno volatili ma mostrano anche una tendenza di ripresa dal 2014;
  • l’aumento dell’attività  economica continua a far aumentare il consumo energetico. I risparmi energetici hanno contribuito a compensare l’impatto di tali aumenti, determinando miglioramenti graduali dell’intensità  energetica. Tuttavia, negli ultimi anni i risparmi energetici non sono stati sufficientemente consistenti per compensare l’impatto della crescita dell’attività  economica, possibilmente anche a causa di ritardi nell’attuazione delle politiche energetiche in alcuni Stati membri;
  • sulla base della valutazione degli ultimi piani d’azione nazionali per l’efficienza energetica e delle relazioni annuali 2018, è evidente che gli Stati membri stiano compiendo, collettivamente, buoni progressi nel conseguimento dei risparmi energetici previsti a norma dell’articolo 7 della direttiva sull’efficienza energetica. Tuttavia, alcuni Stati membri sono in ritardo e potrebbero non soddisfare le prescrizioni in termini di risparmi cumulativi per il periodo 2014-2020.

Se la tendenza al rialzo del consumo di energia registrata dal 2014 continuerà  nei prossimi anni, il conseguimento dell’obiettivo per il 2020, in termini sia di consumo di energia primaria che di consumo di energia finale, potrebbe essere a rischio. Occorre pertanto intensificare ulteriormente gli sforzi che consentono risparmi energetici nel breve termine”.