
01 Ott Efficienza: Certificati bianchi, il GSE fornisce i numeri della propria attività ispettiva, chiesto rispetto di codice etico
Settimana scorsa davamo conto della sospetta truffa nell’ambito del meccanismo dei certificati bianchi e della richiesta di alcune associazioni di aumentare i controlli. A queste critiche ha risposto il GSE fornendo alcuni numeri.
Nel triennio 2017-2019 ci sono state circa 14.400 verifiche relative alle RVC standard (Richieste di Verifica e Certificazione dei risparmi) e delle 10.600 verifiche concluse circa il 95% ha comportato la revoca degli incentivi per un controvalore economico di circa 600 milioni di euro.
In ragione delle criticità relative ai meccanismi di incentivazione basati sulla mera autocertificazione, in particolare alle RVC Standard, già dal 2015, “il GSE, in accordo con il Ministero dello Sviluppo Economico, ha avviato azioni che hanno portato all’abrogazione – con Decreto del 22 dicembre 2015 – delle schede standard 36E, 40E e 47E, all’intensificazione dei controlli in fase di qualifica e soprattutto, anche in collaborazione con la Guardia di Finanza, all’avvio di un numero consistente di verifiche sui progetti di efficienza che hanno beneficiato dei TEE.
In seguito, il Decreto dell’11 gennaio 2017 ha previsto il superamento delle schede standard, eliminando la possibilità di determinare i risparmi senza procedere ad alcuna misurazione diretta. Questa disposizione e la consistente revoca dei titoli riconosciuti per le schede standard, presentate ai sensi dei decreti precedenti, hanno generato la sensibile riduzione del numero di progetti presentati e del numero di TEE riconosciuti nel biennio 2018-2019.
Infine, in passato cosଠcome nei recenti incontri, il Gestore dei Servizi Energetici ha sollecitato le Associazioni a garantire il rispetto di un codice etico interno. E i recenti fatti accaduti in Veneto e nel Lazio – sempre sulle truffe ordite ai danni del GSE attraverso le schede standard – evidenziano quanto sia importante una collaborazione sinergica tra Associazioni e GSE, in cui ognuno faccia la sua parte, al fine di garantire il rispetto delle regole inerenti il meccanismo dei TEE e quindi la loro corretta applicazione”.
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Il 25 settembre la Commissione UE ha approvato tre documenti per aiutare gli Stati membri ad attuare la direttiva sull’efficienza energetica (2018/2002).
Mettere al primo posto l’efficienza energetica è un obiettivo chiave dell’Unione in quanto il risparmio energetico è il modo più semplice per risparmiare denaro per i consumatori e ridurre le emissioni di gas serra.
Le raccomandazioni riguardano l’attuazione pratica dell’obbligo di risparmio energetico per il periodo dal primo gennaio 2021 al 31 dicembre 2030 (link); le nuove disposizioni di misurazione e fatturazione dell’energia termica (link); l’efficienza nel riscaldamento e nel raffreddamento (link).