20 Mar Decreto rinnovabili, le proposte di modifica delle associazioni
Abbiamo già segnalato l’avvio della concertazione ad opera del MiSE sullo schema di decreto che regola, per il triennio 2018-20, l’incentivazione delle rinnovabili elettriche più vicine alla competitività (eolico onshore, solare fotovoltaico, idroelettrico, geotermia tradizionale, gas di discarica e di depurazione); decreto che circola in bozza e che dovrebbe avere il via libera definitivo a metà 2018.
Non si sono fatte attendere le osservazioni delle associazioni di settore, che hanno proposto un allargamento del perimetro di applicazione e alcuni correttivi tecnici ed economici. Vediamo in dettaglio le proposte.
- Prevedere un intervento anche per biomasse, biogas, eolico off-shore, geotermia innovativa e solare termodinamico.
- Aste separate per eolico e fotovoltaico sulla base di quote di potenza assegnata alla singola tecnologia.
- Che le tariffe a base d’asta per l’eolico indicate nel testo consentano la realizzazione dei contingenti indicati, utilizzando aerogeneratori di ultima generazione.
- Che le misure per i rifacimenti totali o parziali si applichino anche agli impianti che non hanno aderito allo spalma-incentivi.
- Che la priorità per impianti realizzati su discariche, cave, ecc. sia condizionata a preventive operazioni di bonifica e sia estesa anche a impianti installati su coperture che contengano amianto, purchà© i proponenti si impegnino alla sua rimozione, avvalendosi delle misure di incentivazione previste dalla vigente legislazione per la rimozione dell’amianto.
- Che vengano meglio chiariti i criteri per la partecipazione degli impianti ubicati in Stati membri, partecipazione che deve comunque sottostare ad un accordo di libero scambio.