Dati positivi per gli incentivi Fer e Conto Termico 2.0

Dati positivi per gli incentivi Fer e Conto Termico 2.0

Il GSE fornisce una serie di dati sull’andamento di alcuni meccanismi incentivati. Iniziamo dal contatore delle fonti rinnovabili non fotovoltaiche, che lo scorso 31 dicembre ha raggiunto un costo indicativo medio di 5,240 miliardi di euro rispetto al tetto fissato a 5,8 miliardi di euro. L’aumento delle risorse riconosciute (+118 ‚¬ mln) è dovuto principalmente ai segnali di ribasso del prezzo dell’energia e all’incremento degli impianti in accesso diretto (essendo il 31/12/2017 il termine ultimo per fruire di tale possibilità ).

Ricordiamo che nel contatore rientrano gli oneri d’incentivazione riguardanti gli impianti CIP6 (quota rinnovabile), l’incentivo sostitutivo dei Certificati Verdi e le Tariffe Onnicomprensive (DM 18/12/2008), gli impianti incentivati mediante il Conto Energia per il solare termodinamico e quelli in esercizio ai sensi del DM 6/7/2012 e del DM 23/6/2016.

Per il Conto Termico 2.0, dal 31 maggio 2016 sono arrivate al GSE circa 60 mila domande, per un totale di circa 246 milioni di incentivi richiesti, di cui 137 milioni relativi a richieste di soggetti privati e 109 milioni relativi a richieste della Pubblica Amministrazione (di cui circa 78 milioni mediante prenotazione).

Dall’avvio del meccanismo al primo febbraio 2018, risultano ammesse all’incentivo circa 71 mila richieste, per un totale di circa 245 milioni di incentivi impegnati, di cui 206 in accesso diretto.

Complessivamente, circa 171 mln sono afferenti a interventi effettuati da privati e 74 milioni a quelli realizzati dalle PA (di cui 39 mln mediante prenotazione).

Limitatamente agli incentivi riconosciuti in accesso diretto, l’impegno di spesa annua cumulata per il 2018 è di 45 milioni, di cui 40,2 per i privati e 4,8 milioni per le PA mentre, per il 2019, è di 7,6 mln, di cui 6,4 mln per i privati e 1,2 mln per le PA.