15 Ott Dalle associazioni: Assomet chiede alla Camera dei Deputati di avviare le agevolazioni per gli “energivori gas”
Presso la decima Commissione Attività produttive della Camera dei Deputati sono stati auditi, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul PNIEC, i rappresentanti di Assomet (Associazione Nazionale Industrie Metalli non Ferrosi) che hanno focalizzato il loro intervento soprattutto sui prezzi del gas, una fonte energetica riconosciuta tra le più idonee per accompagnare la transizione low carbon.
Per l’associazione esiste oggi un “duplice gap di competitività per il sistema gas nel nostro Paese: da un lato il prezzo della commodity nel mercato wholesale è superiore a quello degli hub del Nord Europa, dall’altro il trattamento tariffario non favorisce la domanda industriale, premiata al contrario in Germania, Francia e Regno Unito, attraverso agevolazioni degli oneri fiscali e parafiscali”.
Assomet ha quindi proposto le seguenti linee di intervento.
- Migliorare la regolazione dei transiti all’interno dell’Europa con opportune misure di ridisegno delle tariffe di trasporto eliminando l’attuale penalizzazione dell’Italia derivante dalla stratificazione delle tariffe entry/exit (effetto pancaking).
- Allineare il costo finale del gas per i consumatori industriali italiani e nord europei, rivedendo l’allocazione delle componenti tariffarie in modo da riflettere le prestazioni richieste e fornite al sistema, e introducendo le agevolazioni per gli energivori gas, in attuazione dell’Art. 21 della Legge n. 167 del 2017 (Legge Europea).
- Favorire la crescita della liquidità e della concorrenza fra operatori, riducendo la concentrazione upstream, sfruttando la posizione geopolitica del Paese nel mediterraneo e integrando l’Italia con gli hub competitivi del Nord Europa.
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Settimana scorsa si è svolta la mostra internazionale dell’industria cartaria, un settore nel quale l’Italia può vantare ottime competenze. Nel 2018 tale industria si è confermata al quarto posto a livello europeo dopo Germania, Svezia e Finlandia con un primato assoluto nella produzione di carta tissue e un terzo posto nella produzione di carta per imballaggio nella classifica europea e proprio nelle carte per imballaggio si colloca una percentuale di riciclo da record pari all’81,1%.
Purtroppo i dati dei primi sette mesi del 2019 non sono cosଠpositivi. “La produzione di carta e cartone in Italia nei mesi gennaio-luglio subisce una flessione del 2,6% (su gennaio-luglio 2018) con dinamiche diversificate per i vari comparti mentre il fatturato cala del 4,6% (su gennaio-luglio 2018) a seguito dei minori volumi prodotti e delle revisioni in riduzione dei prezzi di alcuni prodotti appartenenti all’area dell’imballaggio”.
Il presidente di Assocarta ha quindi presentato una serie di azioni e obiettivi per porre in essere il Green New Deal, ne riportiamo i primi tre:
- Promuovere la cogenerazione ad alta efficienza con l’obiettivo di renderla “carbon neutral”.
- Valorizzare il gas come combustibile pulito per la transizione energetica: basti un esempio in Europa il 70% della capacità di riciclo installata utilizza gas naturale.
- Utilizzare in maniera ancora più efficace le misure esistenti per l’efficienza energetica e il risparmio energetico.