CORTE DEI CONTI UE: NOTE SUL MERCATO ELETTRICO

CORTE DEI CONTI UE: NOTE SUL MERCATO ELETTRICO

Corte dei Conti: note sull’Agenzia per la cooperazione fra regolatori nazionali dell’energia.

La Corte dei Conti UE ha stilato un duro catalogo delle insufficienze del mercato elettrico unico europeo. Tra le critiche la lentezza e la confusione con cui l’integrazione ha proceduto in questi anni, un meccanismo di governance inadeguato, l’inefficacia dell’azione di Acer nella vigilanza contro le manipolazioni del mercato. Secondo la Corte dei Conti “le relazioni sul monitoraggio del mercato dell’Acer sono utili, ma sono pregiudicate dal fatto che la raccolta dei dati è difficoltosa e che non viene dato loro seguito”, questo indebolirebbe la vigilanza sul mercato, che “dopo dieci anni non è ancora stata pienamente conseguita (…) è diventata operativa solo sei anni dopo l’approvazione del regolamento Remit, ed è stata ostacolata dal collasso del sistema informatico”. La raccolta dei dati, continua la Corte, “non è completa, non riguarda le principali aree di rischio e apporta un modesto valore aggiunto alla trasparenza del mercato”. Inoltre l’Acer “non ha l’autorità per imporre uniformemente l’applicazione coerente delle norme a livello nazionale per prevenire gli abusi di mercato”. Rispetto all’attuazione del quadro normativo, secondo la Corte è necessario “valutare nuovamente le norme UE che disciplinano la formazione dei prezzi dell’energia elettrica all’ingrosso, alla luce dell’attuale crisi energetica e dell’aumento delle energie rinnovabili (e) definire norme che incentivino la flessibilità della domanda”.