16 Ott Conto Termico, nuova certificazione ambientale per gli impianti a biomassa
Secondo quanto previsto dal DM 16/02/16, saranno inoltre ritenuti idonei solo gli interventi che, fra gli altri requisiti richiesti, dimostreranno una congruenza fra la Certificazione stessa e i restanti dati forniti. Anche per il prossimo aggiornamento del Catalogo apparecchi, e secondo le modalità che saranno indicate dal GSE, sia per l’inclusione dei componenti precedentemente esclusi che per quelli di nuova presentazione, dovrà essere fornita la medesima Certificazione.
Infine, sarà prevista anche una finestra temporale per la presentazione di detti certificati riferibili ai componenti già inclusi a Catalogo secondo le modalità che saranno indicate dal GSE. Al proposito si segnala sin da ora che, una eventuale mancata trasmissione dei certificati, comporterà l’esclusione dei componenti precedentemente inclusi nel Catalogo.
Dall’avvio del meccanismo del conto termico ad oggi sono pervenute circa 137 mila richieste di incentivi, alle quali corrisponde un ammontare di incentivi impegnati di 404 milioni, 20 milioni in più rispetto al mese precedente per effetto delle nuove richieste di incentivazione ammesse al meccanismo. L’impegno di spesa annua nel 2018 per la promozione di interventi realizzati da privati ammonta a 134 milioni di incentivi a fronte di un limite di spesa su base annua di 700 milioni di euro.
In riferimento alla biomassa, segnaliamo la sottoscrizione di un accordo di collaborazione fra RSE (Ricerca sul Sistema Energetico che fa capo al GSE) e la Società Teleriscaldamento Cogenerazione Valtellina – Valchiavenna – Valcamonica (TCVVV), per dimostrare e validare in campo una tecnologia innovativa di trattamento dei fumi di combustione di biomasse.
Il sistema, concepito da RSE, integra in un’unica struttura sia l’abbattimento del particolato di combustione mediante filtri a manica che la riduzione degli NOx mediante un processo catalitico ottenendo un sistema compatto, con risparmio di spazio e di costi d’investimento.
Il prossimo ottobre sarà avviato presso la Centrale di teleriscaldamento TCVVV di Tirano un impianto pilota RSE per la sperimentazione in campo. Sulla base dei risultati della sperimentazione si valuterà la possibilità di modificare un filtro a manica installato su una linea della Centrale.