Consumi energia 2020, -10,6 percento

Consumi energia 2020, -10,6 percento

L’Unione Petrolifera ha presentato il preconsuntivo del 2020, fortemente caratterizzato dalla pandemia. Ripercorriamo i passi più salienti.

I consumi complessivi di energia nel 2020 sono stati pari a 142,4 MTep, con una riduzione del 10,6% (circa 17 milioni in meno) rispetto allo scorso anno e per trovare un valore simile occorre tornare agli inizi degli anni ’90 (vedi grafico).

Tra le fonti più colpite il petrolio, che è diminuito del 17,4% e con un peso sul totale sceso al 33,5% rispetto al 37% del 2019. Il gas naturale, in calo del 7%, si conferma la prima fonte di energia con una quota vicina al 40%, favorito nella produzione termoelettrica sia dalla riduzione delle proprie quotazioni, nel corso dell’anno, che dall’andamento dei prezzi dei diritti di emissione (ETS). Il carbone fa invece segnare un calo del 30%, con volumi che sono circa un terzo rispetto a quelli di cinque anni fa. Le fonti rinnovabili, con un più 2,6%, sono le uniche ad avere fatto registrare un segno positivo, in larga parte dovuto all’aumento della produzione idrica e fotovoltaica, nonchà© alla priorità  di dispacciamento nella copertura della domanda di energia elettrica.

La fattura energetica si stima per il 2020 intorno ai 23,3 miliardi di euro, in calo di oltre 16 miliardi rispetto allo scorso anno (-41%) e di 30 miliardi rispetto a dieci anni fa. Per trovare valori simili occorre tornare indietro di 30 anni. Il peso sul Pil passa cosଠdal 2,2% del 2019 all’1,4%.

In forte contrazione i consumi petroliferi che complessivamente non raggiungono le 50 milioni di tonnellate, in calo di oltre 10 milioni di tonnellate (-17,4%) rispetto allo scorso anno, di cui oltre la metà  concentrati nel trasporto stradale (vedi grafico). La sola benzina ha fatto registrare una flessione vicina al 21%, mentre il gasolio motori intorno al 17% per la parziale tenuta del trasporto merci. In valore assoluto il calo del gasolio nell’anno ha comunque superato i 4 milioni di tonnellate, contro gli 1,5 della benzina. Crollo verticale per il jet fuel che ha fatto registrare un meno 66%, con punte del 90% nei primi mesi dell’emergenza sanitaria.

Per i consumi petroliferi totali nel 2021 si stima un ritorno alla crescita a partire dal secondo trimestre dell’anno che si dovrebbe consolidare nel terzo, permettendo cosଠdi recuperare circa la metà  delle perdite registrate nel 2020 (5,3 milioni di tonnellate). Il contributo maggiore dovrebbe arrivare dai trasporti stradali, grazie a benzina e gasolio che insieme dovrebbero garantire il 69% del recupero.