CONSIP: IL 2022 SARA’ L’ANNO DEL PREZZO VARIABILE

CONSIP: IL 2022 SARA’ L’ANNO DEL PREZZO VARIABILE

Secondo il Consip acquistare a prezzo fisso, nel 2022, è insostenibile per le imprese.

È ormai chiaro che, in questo 2022, “l’ancora di salvezza” meglio conosciuta come prezzo fisso non sarà più una mossa strategica. Oggi non è più possibile comprare a prezzo fisso nell’ottica di contenere gli effetti della crisi. Al contrario, un tale acquisto “bloccherebbe” gli effetti della crisi in bolletta per l’intero periodo di fornitura. Un prezzo fisso a 230 €/MWh, quattro volte più alto rispetto a 12 mesi fa, è insostenibile – così afferma Consip.

Se l’anno 2021 è stato l’anno del prezzo fisso il 2022 potrebbe essere l’anno del prezzo variabile. Il principale driver della crescita dei prezzi è stato il mercato del gas, trainato al rialzo dai timori di scorte insufficienti a soddisfare il fabbisogno dell’anno termico 2021/22. Nel mese di dicembre il mercato ha preso coscienza che la crisi è ben più grave. Il bilancio finale del mese di dicembre rimarrà storia con un PUN medio a 281,24 €/MWh (valore medio più alto di 56€/MWh rispetto al mese di novembre). Considerato l’eccezionalità dei movimenti di prezzo del mese di dicembre, per la decorrenza di aprile non ci sono dubbi secondo il Consip: meglio il prezzo variabile. Le condizioni di mercato sono profondamente cambiate rispetto al passato: in un contesto di elevata volatilità ed incertezza, le tendenze possono variare improvvisamente.