CONFINDUSTRIA: BOLLETTA PER L’INDUSTRIA A 51 MILIARDI

CONFINDUSTRIA: BOLLETTA PER L’INDUSTRIA A 51 MILIARDI

Il Consiglio generale di Confindustria: necessità di implementare una politica energetica comune in Europa.

Tra i principali temi e proposte emersi al Consiglio Generale di Confindustria: una ferma condanna condivisa alla guerra in Ucraina, la necessità di implementare una politica energetica comune in Europa per far fronte ai fabbisogni del Paese e delle imprese attraverso un comitato nazionale di crisi, tra il Governo e Confindustria, e la costituzione di un organo garante a livello europeo per la misurazione degli impatti della crisi in atto e la definizione delle contromisure da adottare.
“L’attacco russo all’Ucraina è una gravissima violazione della libertà e dell’autodeterminazione di una nazione”, ha detto il presidente di Confindustria Carlo Bonomi. Il Consiglio ha espresso preoccupazione per gli effetti che l’invasione dell’Ucraina avrà sugli interessi nazionali, in aggiunta ai molteplici gravi fattori che da novembre hanno preso a frenare il rimbalzo del Pil. Dal problema della dipendenza dal gas russo al tema dei rincari energetici e delle materie prime. Secondo il Centro Studi di Confindustria, i nuovi picchi di prezzo in relazione alla crisi Ucraina potrebbero far salire la bolletta dell’industria a 51 miliardi nel 2022. Al tema dell’export verso la Russia, che per alcune filiere industriali rappresenta una quota elevata del proprio fatturato: arredamento, legno, abbigliamento e prodotti in pelle e altri. L’associazione sottolinea la necessità di tutelare le imprese italiane presenti in Ucraina e lo stock degli investimenti diretti delle imprese italiane in Russia: 442 sussidiarie italiane operanti, con quasi 35mila addetti e un fatturato annuale di 7,4 miliardi.