CO2: prepariamoci alla turbolenza portata dal periodo estivo

CO2: prepariamoci alla turbolenza portata dal periodo estivo

Storicamente i prezzi della CO2 registrano un forte incremento di volatilità  durante i mesi estivi, lasciando in eredità  al mese di settembre prezzi sensibilmente più alti se confrontati con il periodo prima delle ferie.

Questa ciclicità  di mercato si osserva da diversi anni, basti pensare alle quotazioni attorno ai 5,00 ‚¬/ton registrate a metà  luglio nel 2017 e ai 7,00 ‚¬/ton consolidati a metà  settembre, ai 15,93 ‚¬/ton del 16/7/18 e ai 20,94 ‚¬/ton del 17/9/18. A metà  luglio dell’anno in corso si sta già  osservando un rapido incremento delle quotazioni: lo scorso 15/7 il contratto DEC19 sulla CO2 ha toccato i massimi undecennali a 29,50 ‚¬/ton, cosa dovremmo aspettarci quindi per il mese di settembre?

Tali strappi trovano le proprie ragioni in diverse circostanze di mercato legate ai fondamentali, ai prezzi delle altre commodity e alle azioni degli operatori più speculativi. Proprio il periodo di ferie fa sଠche gli attori che operano principalmente in ottica di copertura degli obblighi di compliance tendano a non chiudere operazioni sulla borsa, complice anche la distanza temporale di tale scadenza. Il mercato rimane cosଠ“in balia” degli operatori più speculativi (e spesso di considerevole dimensione, se teniamo conto dei costi operativi correlati alla movimentazione di grandi quantità  di quote sulla borsa pur rispettando i rispettivi profili di risk management). Detta in modo brutale, in questo caso è il gatto che balla quando non ci sono i topi.

Inoltre, particolare cautela è da prestare se prendiamo in considerazione la correlazione con i prezzi dell’energia elettrica. Ricordiamo tutti la €˜fiammata’ dei prezzi del power che ha avuto il suo inizio durante l’estate 2018. A partire dal 2017 i prezzi della CO2 stanno mostrando una correlazione altissima ai movimenti del power, il che significa che le due commodity si muovono in modo pressochà© sincrono (basta guardare le spezzate normalizzate nella figura che confronta i contratti front-year attuali, EUA DEC19 e CAL20). Considerando, quindi, quanto evidenziato sopra e l’aspettativa trasversale che anche nel 2019 si ripetano analoghi movimenti rialzisti, è necessaria cautela soprattutto per quanto riguarda le attività  di copertura, sia per il power che per la CO2.

Ricapitolando: il coltello dalla parte del manico per i grandi operatori speculativi congiuntamente alla correlazione con il power e alle relative aspettative rialziste, fanno sଠche i prezzi probabilmente torneranno a salire anche in questa estate 2019.

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