27 Giu CLIMA: SERVONO I PAESI IN VIA DI SVILUPPO
La lettera congiunta di 13 leader mondiali.
Se negli ultimi 270 anni è stato il mondo sviluppato il responsabile del 70% delle emissioni di origine antropica, oggi dai Paesi in via di sviluppo arriva il 63% delle emissioni, quota destinata a crescere. Per tagliare le emissioni e fermare il processo servono investimenti che solo in questi Paesi dovrebbero raggiungere i 2.400 miliardi di dollari all’anno entro il 2030. Il problema è che in queste zone del mondo gli investimenti privati in green sono solo il 14%, contro l’81% nei paesi ad alto reddito. In vista del summit di Parigi del 21 e 22 giugno tredici leader mondiali hanno firmato un appello per “una transizione verde che non lasci indietro nessuno”. Nella lettera si legge: “crediamo che le transizioni ecologiche che non lasciano indietro nessuno possano essere una forza potente per alleviare la povertà e sostenere uno sviluppo inclusivo e sostenibile. Ciò richiede ovunque investimenti a lungo termine per garantire che tutti i paesi siano in grado di cogliere questa opportunità (…) Dobbiamo dare la priorità a transizioni giuste e inclusive per garantire che i poveri e i più vulnerabili possano cogliere appieno i benefici di questa opportunità, piuttosto che sostenerne in modo sproporzionato il costo. Riconosciamo che i paesi potrebbero dover seguire diversi percorsi di transizione in linea con il limite di 1,5°C a seconda delle circostanze nazionali. Non ci sarà transizione se non ci saranno solidarietà, opportunità economiche o crescita sostenibile per finanziarla”.