10 Nov Chiesto un testo unico delle interpretazioni e la proroga per il Superbonus
La complessità del meccanismo del cosiddetto Superbonus 110% ha portato il Consiglio nazionale dei commercialisti a chiedere un testo unico delle interpretazioni.
Le misure riconducibili nell’ambito delle detrazioni edilizie valgono, per il bilancio dello Stato, un impegno di spesa annua di ben 10 miliardi di euro. Il Consiglio ritiene pertanto “che sia necessario un completo riordino delle norme che la governano, visto che derivano da una stratificazione non ordinata di interventi dove i più vecchi ancora vigenti risalgono ai primi anni 2000 e che costituiscono ormai una matassa quasi inestricabile anche per i migliori esperti.
Se poi non risultasse possibile accorpare le diverse discipline in un testo unico, in ragione del fatto che si tratta per lo più di norme transitorie aventi un orizzonte temporale limitato che viene di volta in volta prorogato, sarebbe quanto meno opportuno venire incontro agli operatori e ai contribuenti predisponendo e mantenendo aggiornato un testo unico delle interpretazioni”. Già adesso l’Agenzia delle Entrate produce utili “Guide” dedicate alle singole detrazioni, ma per il Consiglio risultano molto spesso superate nel giro di poco tempo.
Il Consiglio nazionale dei commercialisti raccomanda inoltre “sin d’ora una proroga, almeno fino al 31 dicembre 2024, del termine finale fino a decorrenza del quale le spese sostenute per interventi agevolati possono beneficiare del superbonus al 110%”.