Certificati Bianchi, sentenza cap price e possibili evoluzioni normative

Certificati Bianchi, sentenza cap price e possibili evoluzioni normative

Ad inizio maggio avevamo pubblicato un focus in cui segnalavamo l’approvazione e la pubblicazione di una guida operativa del GSE sui Certificati Bianchi, per promuovere l’individuazione, la definizione e la presentazione dei progetti nell’ambito del meccanismo dei TEE. Un sistema che, nel corso degli anni, si è evoluto, andando incontro anche ad una serie di incognite ed ostacoli da affrontare.

àˆ notizia di pochi giorni fa la pubblicazione di una sentenza del TAR della Lombardia con cui, contrariamente a quanto istituito nel decreto correttivo MiSE/Minambiente del 10 maggio 2018 per dare un freno alla corsa al rialzo dei prezzi del mercato dei certificati bianchi ed evitare che i costi dello schema diventassero insostenibili, il cap dei 250 euro viene bocciato.

Fondamentalmente, il TAR ritiene che “[…] il MiSE, seppur animato dal meritorio intento di stabilizzare il prezzo dei TEE, ha invaso la sfera di competenza dell’ARERA nella determinazione del contributo in tariffa, svuotandone la potestà  regolatoria di sostanza e significanza. L’ARERA, d’altra parte, con il pedissequo recepimento del dettato ministeriale, ha in sostanza abdicato dall’esercizio delle proprie indefettibili potestà  di regolazione. Di più, l’ARERA avrebbe dovuto: non applicare detta prescrizione ministeriale relativa al cap, ovvero in ogni caso non assumerla quale dato vincolante ed immodificabile, provvedendo a determinare i criteri di determinazione del contributo e foggiando in piena autonomia i relativi criteri di calcolo ed il “valore massimo di riconoscimento”. Non pare dunque una bocciatura del cap in sà©, quanto piuttosto un’errata attribuzione di competenze per ciò che concerne la sua quantificazione.

A questo punto, si potrebbe pensare che ARERA agisca emanando una delibera attraverso cui definire le regole del contributo tariffario. A fronte di possibili speculazioni sul mercato, il MiSE potrebbe nel frattempo procedere, come già  accaduto in precedenza, alla sospensione delle sessioni di mercato in caso di rialzi troppo eccessivi.

Il quadro normativo attorno a questo meccanismo è alquanto complesso, nonostante gli sforzi compiuti nel tempo per renderlo semplice ed accessibile. Questo episodio dovrebbe mettere in luce tutto ciò e far riflettere le istituzioni su quanto diventi ogni giorno più necessario concentrarsi su un approccio più attivo e focalizzato sull’azione concreta.

Noi di Fedabo seguiamo costantemente l’evoluzione normativa in ambito energetico ed ambientale, ed attraverso la nostra Area Tecnica possiamo fornire il supporto necessario per quanto riguarda non solo la comprensione, ma anche la partecipazione al meccanismo dei Titoli di Efficienza Energetica.

Per ulteriori delucidazioni in merito a questa notizia, contattaci!