
21 Dic CARO-ENERGIA, GRIDO DI ALLARME DI ASSOVETRO
I costi energetici dell’industria del vetro più che quadruplicati, senza interventi la competitività risulta compromessa.
L’aumento dei costi energetici, sul quale il Governo sta intervenendo presentando alcuni emendamenti alla legge di bilancio, ha colpito duramente anche l’industria del vetro italiana (seconda in Europa per volumi prodotti), che ha un consumo medio di gas naturale di oltre 1 miliardo di metri cubi l’anno (1,5% dei consumi nazionali) e un fabbisogno di energia elettrica di 3 TWh/anno (1% dei consumi nazionali) e che, in condizioni normali, contribuiscono per il 33% circa ai costi di produzione.
Assovetro ha rilevato come i costi energetici siano più che quadruplicati con ulteriori rischi di aumenti, vista la volatilità dei mercati del gas, dell’elettricità e della CO2.
Per il presidente dell’associazione sono necessarie iniziative a livello nazionale sia sul mercato del gas naturale, per favorire una maggiore liquidità e abbassare il prezzo, sia sul mercato dell’energia elettrica, allo scopo di ridurre il gap con i paesi europei nostri competitor. “Senza interventi la nostra competitività e la nostra sopravvivenza corrono gravi rischi. La nostra industria è tra le più esposte all’aggravio record dei costi energetici: le alte temperature di fusione – 1600°C – e l’impossibilità di spegnere gli impianti, pena danni irreversibili, ci rendono particolarmente esposti a quanto sta accadendo”.