Avviato il Climate Clock sulla facciata del Mite

Avviato il Climate Clock sulla facciata del Mite

àˆ stato inaugurato ed attivato il primo Climate Clock italiano. Il grande orologio, che si trova sulla facciata del Ministero. All’avvio indicava in poco meno di 7 anni (6 anni e sette mesi) il tempo utile, secondo gli scienziati del Mercator Research Institute on Global Commons and Climate Change, per adottare comportamenti e interventi che limitino a 1,5° gradi l’aumento della temperatura media del pianeta. Un tempo che può variare a seconda delle iniziative che saranno prese a livello globale.

Nato sulla scia della campagna internazionale inaugurata il 19 settembre 2020 con il Climate Clock installato sulla facciata del Metronome di Union Square a Manhattan, l’orologio italiano indicherà  anche la percentuale di energia prodotta da fonti rinnovabili nel mondo, oltre a citare il pensiero di sei fra artisti, scienziati e attivisti noti per il loro impegno verso l’ambiente e la natura.

Come dichiarato dal Ministro Cingolani, “nei prossimi mesi ci attendono sfide fondamentali, dal G20 Ambiente, Clima ed Energia fino alla Cop26 sul clima a Glasgow, passando per la Youth4Climate e la PreCop che ospiteremo nel nostro Paese”.

Per l’Amministratore delegato del GSE, si tratta di “una sfida che richiede una decisa accelerazione per essere vinta. Le energie rinnovabili saranno le leve principali e agire la parola chiave per esprimere quel cambiamento culturale necessario ad aggiungere tempo prezioso alla lifeline del nostro Pianeta”.

Le citazioni riprodotte nel display dell’orologio sono le seguenti:

“La CO2 è come il sale, indispensabile alla nostra vita, ma velenosa se in eccesso" del chimico James Lovelock,

“Non abbiamo più tempo per essere pessimisti" dell’analista ambientale e fondatore del Worldwatch Institute, Lester R. Brown,

“Il futuro ci giudicherà  soprattutto per quello che potevamo fare e non abbiamo fatto" del regista Ermanno Olmi, 

“L’immutabilità  è il mutare della Natura" della poetessa Emily Dickinson,

“La gestione sostenibile delle nostre risorse naturali promuoverà  la pace" del premio Nobel per la pace Wangari Maathai,

“La Terra non è un’eredità  ricevuta dai nostri Padri, ma un prestito da restituire ai nostri figli" del Capo nativo americano See-ahth.