16 Feb Aumento prezzi Ets, chiesto un intervento del Governo
Destano preoccupazione i recenti aumenti dei prezzi della CO2, l’allarme proviene dall’industria manifatturiera che sarebbe “obbligata ad acquistare sui mercati le quote per le proprie emissioni a prezzi non sostenibili e impossibilitata, a differenza degli operatori elettrici, a ribaltarne i costi sui mercati a valle”.
Per il tavolo della domanda di Confindustria, “il percorso di transizione energetica, cosଠcome previsto e delineato dall’Unione Europea, deve avere tempi compatibili con l’adeguamento degli impianti industriali e con l’implementazione di soluzioni alternative efficienti; il meccanismo dell’ETS può supportare questa rivoluzione solo nel rispetto della necessaria gradualità di impatto, originariamente prevista, oggi seriamente compromessa dalle turbolenze della finanza”.
Gli aderenti al tavolo (Assocarta, Assofond, Federacciai, ecc.) chiedono pertanto alle istituzioni europee e al Governo di aprire urgentemente un dossier sul tema, “verificando se l’istituto risponde ancora alle esigenze di guidare la transizione energetica del settore industriale o sia ormai in balia delle logiche di profitto del mondo della finanza e che siano valutati con forte attenzione gli effetti della eccessiva finanziarizzazione che coinvolge lo strumento del ETS, pensato per sostenere le imprese a raggiungere gli obiettivi ambientali al minor costo possibile e non a penalizzarle con il massimo onere”.
In materia di Ets segnaliamo la Delibera 09/2021 del 9 febbraio in materia di comunicazione annuale sui livelli di attività e domanda di assegnazione gratuita. Nelle more della definizione dell’assegnazione gratuita, un primo adempimento è previsto entro fine marzo.