16 Ott Apertura MSD, è il momento del progetto UVAM
La partecipazione al Mercato dei Servizi di Dispacciamento (MSD) da parte delle UVA (Unità Virtuali Abilitate) è attiva dal giugno 2017 ed è stata portata avanti da Terna e dall’Autorità tramite i progetti pilota che si sono succeduti in vari momenti. Il tutto ha preso avvio con la Delibera 300/2017/R/eel, con cui si è aperta per la prima volta la partecipazione al MSD anche alle unità di produzioni non rilevanti e alle unità di consumo in forma aggregata.
Il primo progetto pilota era dedicato alle UVAC (Unità Virtuali Abilitate di Consumo) ed ha avuto tre fasi di sperimentazione, la prima da giugno a settembre 2017, la seconda tra gennaio e marzo 2018 ed infine nel periodo giugno-settembre 2018. Questi progetti hanno registrato una partecipazione via via crescente incentivata anche dalla presenza di un corrispettivo fisso legato alla potenza resa disponibile ed aggiudicato in aste periodiche. Inoltre Terna remunera le UVAC in base alle chiamate di riduzione del prelievo effettive nel corso delle fasi del MSD.
In seconda battuta è stato avviato anche un progetto pilota per le UVAP (Unità Virtuali Abilitate di Produzione) che, sempre in forma aggregata, possono abilitarsi al mercato per offrire i servizi richiesti da Terna. In questo caso la partecipazione è stata inferiore a causa della mancanza di un corrispettivo fisso che incentivasse i produttori ad offrire servizi di flessibilità .
Dopo questi due progetti disgiunti è giunto il momento delle attese UVAM, (Unità Virtuali Abilitate Miste), ovvero aggregazioni che al loro interno possono contenere sia unità di consumo che di produzione. In questo modo diventa possibile sfruttare la rispettiva complementarietà e generare margini di flessibilità maggiori. Questa forma aggregata dovrebbe rappresentare l’unica modalità , a tendere, della partecipazione al MSD.
La modalità di partecipazione rimane simile a quella del progetto UVAC con la previsione sia di un premio fisso, allocato in aste periodiche, che del corrispettivo variabile legato agli effettivi servizi offerti sul mercato. L’aggregazione si basa sempre su un soggetto aggregatore, il Balance Service Provider (BSP), che fungerà da collettore di informazioni e di ordini tra Terna e le singole unità sottostanti l’UVAM. Ogni aggregato dovrà avere una potenza abilitata almeno di 1 MW e la capacità di modulare a salire o a scendere in 15 minuti dalla ricezione dell’ordine rispetto alla propria baseline; inoltre bisogna poter mantenere tale variazione per un periodo di almeno 2 ore.
Terna ha pubblicato nelle scorse settimane il regolamento per l’abilitazione delle UVAM e a breve definirà le tempistiche e le modalità di funzionamento del prossimo progetto pilota, che dovrebbe prendere avvio tra fine 2018 ed inizio 2019 con aste periodiche per l’allocazione della capacità richiesta.
Dalla partecipazione è possibile cogliere interessanti opportunità per i consumatori che dispongano di una flessibilità interna e questo nuovo sistema potrebbe rappresentare un’evoluzione dell’attuale servizio di interrompibilità . Per saperne di più, contattaci!