Al via a Bologna il progetto Green Energy Community

Al via a Bologna il progetto Green Energy Community

E’ partito a Bologna il progetto Green Energy Community che permetterà  di realizzare una tra le prime comunità  energetiche in Italia. I cittadini e le circa 900 aziende del quartiere Pilastro-Roveri potranno cosଠusufruire di tariffe ridotte, grazie a una combinazione di fonti rinnovabili, generazione distribuita, stoccaggio di energia e ottimizzazione dei consumi. A tale progetto collabora anche Enea attraverso lo sviluppo di un modello di business green basato su blockchain, finalizzato a rendere flessibile la domanda di energia dei partner della comunità  energetica. Inoltre i ricercatori ENEA impegnati nel progetto si occuperanno della definizione di una piattaforma ICT per la raccolta dei dati, al fine di migliorare la consapevolezza dei consumatori.

Le comunità  energetiche sono contemplate dalla direttiva 11 dicembre 2018 n. 2001/2018/UE che impone agli Stati membri di mettere in vigore le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie alla loro attuazione entro il 30 giugno 2021. Le comunità  energetiche costituiscono un modello innovativo di approvvigionamento, distribuzione e consumo dell’energia e si pongono l’obbiettivo di agevolare la produzione e lo scambio di energie generate principalmente da fonti rinnovabili, nonchà© l’efficientamento e la riduzione dei consumi energetici.

Semplificando, in Italia attualmente l’unica forma di autoconsumo consentita è quella da un unico impianto ad un unico consumatore finale (one to one) e l’eccesso di produzione deve essere immesso in rete. L’idea della “comunità  energetica di quartiere” nasce dalla consapevolezza che sarà  possibile produrre, accumulare e vendere energia con modello “da uno” a “molti”.

Tra le prime Regioni a dotarsi di una legge in materia ricordiamo il Piemonte (legge r. 12/2018).