AIE, IL PUNTO SUL RILASCIO DELLE SCORTE DI EMERGENZA

AIE, IL PUNTO SUL RILASCIO DELLE SCORTE DI EMERGENZA

Pubblicato l’Oil Market Report dell’Aie: il punto sulle scorte di emergenza.

“I paesi membri dell’Aie hanno concordato il 1 aprile scorso di rilasciare ulteriori 120 milioni di barili di scorte di emergenza – premette l’agenzia – In combinazione con l’azione collettiva dell’Aie annunciata il 1 marzo e quella di Washington di mettere a disposizione ulteriori barili attinti dalle scorte strategiche, in totale a disposizione del mercato nei prossimi sei mesi arriveranno a ben oltre 1 mb/g”. Il totale di 182,7 milioni di barili rappresenta circa il 9% delle scorte totali di emergenza che i paesi membri dell’Aie detenevano all’inizio dell’invasione della Russia, composto da 1,5 miliardi di barili di scorte governative e 575 milioni di barili di quote d’obbligo in capo all’industria. Oltre a questi due rilasci, gli Stati Uniti contribuiranno con ulteriori barili attinti alle loro personali scorte strategiche, per un ammontare di 120 milioni di barili rilasciati da maggio a novembre. “In totale – calcola l’Aie – si prevede che da maggio a ottobre verranno prelevati circa 240 milioni di barili di petrolio. Gli Stati Uniti hanno già programmato 20 milioni di barili per il mese di maggio e hanno annunciato all’inizio di aprile altri 70 milioni di barili al consumo tra maggio e luglio. I restanti 90 milioni di barili verranno rilasciati tra agosto e ottobre”. L’ultimo rilascio di scorte da 120 milioni di barili annunciato dall’Aie consisterà in circa 88 milioni di barili di petrolio e 32 milioni di barili in prodotti petroliferi. L’Aie ritiene importante sottolineare che anche il Giappone attingerà per la prima volta dalle sue scorte governative, dopo aver precedentemente contribuito alle azioni collettive dell’Aie interamente riducendo gli obblighi di detenzione di scorte nel settore petrolifero. Per contro, la maggior parte delle scorte messe a disposizione in Europa sarà costituita da prodotti petroliferi e in particolare da diesel. “Il mercato del diesel erano già corto prima dell’invasione russa dell’Ucraina”, ricorda l’Aie.