A settembre nuova flessione per i prezzi del gas, leggero aumento per il PUN

A settembre nuova flessione per i prezzi del gas, leggero aumento per il PUN

Nel consueto report mensile del GME viene ricapitolato l’andamento mensile dei diversi mercati gestiti.

Nel mercato elettrico il PUN di settembre (vedi grafico) si è attestato sui 51,18 ‚¬/MWh, in lieve aumento sul mese di agosto, ma in forte flessione annuale, rispettivamente +3,3% e -32,9% (nelle prime due settimane di ottobre il prezzo ha però superato i 55 ‚¬/MWh). Tutti i prezzi zonali sono stati registrati in flessione, allineati poco sotto i 51 ‚¬/MWh sulla penisola ed in Sardegna e pari a 59 ‚¬/MWh in Sicilia. Si confermano in calo su base annua, al pari di quanto osservato in tutti i mesi del 2019, le transazioni.

Nel mercato gas i consumi di settembre hanno segnato il sesto rialzo consecutivo su base annua (+3,4%), attestandosi sui livelli più alti degli ultimi otto anni per il mese in oggetto. +5% per i consumi del settore termoelettrico favoriti dalla fase ribassista del costo del gas; in crescita anche i consumi del settore civile (+4%), mentre arretrano del 6% quelli del settore industriale. L’incremento della domanda è stato assorbito in particolar modo dalle maggiori importazioni tramite rigassificatore, che si sono confermate sui livelli elevati dei mesi precedenti (+81% su base annua); si riducono invece dell’8% i flussi in ingresso tramite gasdotto. Proseguono le attività  di iniezione negli stoccaggi, in calo rispetto a settembre dello scorso anno (-9%), a fronte di una giacenza a fine mese più alta del 4%.

Per quanto riguarda i prezzi, la quotazione al PSV si è confermata anche questo mese sui livelli tra i più bassi di sempre, pari a 12,95 ‚¬/MWh, in aumento dal minimo storico di agosto (+1,38 ‚¬/MWh, +12%), ma più che dimezzata rispetto al picco registrato a settembre 2018 (-16,64 ‚¬/MWh, -56%). Il riferimento al TTF ha toccato il minimo degli ultimi dieci anni, pari a 9,60 ‚¬/MWh, mostrando in particolare un più intenso ribasso tendenziale (-65%) ed un calo congiunturale del 5%. Si allarga quindi significativamente il differenziale tra le quotazioni olandese e italiana, portandosi poco sopra i 3 ‚¬/MWh (era 1,48 ‚¬/MWh ad agosto, 1,81 ‚¬/MWh a settembre 2018).

Nel mercato TEE il prezzo medio, stabile a 260 ‚¬/tep, si è confermato superiore al corrispondente valore registrato sulla piattaforma bilaterale a 241 ‚¬/tep. Incremento per i volumi scambiati che risultano però in consistente flessione rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, a fronte di un incremento dei titoli disponibili (+8% a fine settembre). La liquidità  si è attestata a 48% riducendosi di circa 12 punti sul mese precedente. Risultano in crescita sia congiunturale che tendenziale (+66) le contrattazioni registrate sulla piattaforma bilaterale, pari a 334 mila tep, ai massimi da inizio 2019 se si esclude il picco di maggio.

Sul mercato organizzato delle Garanzie d’Origine a settembre il prezzo medio ha rafforzato il trend discendente portandosi a 0,33 ‚¬/MWh, inferiore alla quotazione delle transazioni bilaterali (-0,24 ‚¬/MWh). Più che raddoppiati i volumi scambiati sul mercato (233 GWh), con la liquidità  che scende dai livelli elevati dei due mesi precedenti portandosi al 15%, in presenza di un più intenso incremento della contrattazione bilaterale.